“Riscuotere la pensione del cointestatario deceduto non è reato…”

Questa è stata la rivoluzionaria sentenza pronunciata dalla VI Sezione penale della Corte di Cassazione il 20 maggio 2021.

Se marito e moglie sono cointestatari di un conto corrente sul quale viene accreditata la loro pensione e uno dei due viene a mancare, il coniuge superstite non “deve” comunicare l’avvenuto decesso all’Inps, poiché non gli viene richiesto dalla legge e quindi non è per lui obbligatorio. Pertanto, se il cointestatario incassa la pensione che l’Inps continua ad erogare, non commette reato. Tale pronuncia contrasta con quanto stabilito dalla stessa Cassazione nelle sentenze 48820/2013 e 14940/2018 nelle quali, invece, gli stessi Ermellini avevano attribuito rilevanza penale a tale condotta. 

Nella recente pronuncia i Giudici hanno sottolineato che il decesso del congiunto deve essere comunicato all’Inps :

  • dal Comune tramite l’ufficio anagrafe:  la Legge n.289/2002 infatti , "ha introdotto l'obbligo per le anagrafi comunali di trasmettere online all'Inps le comunicazioni di decesso, sicché non è più necessario che i privati cittadini consegnino agli uffici Inps il certificato di morte cartaceo";
  • dal medico mortuario: "analogamente, l'articolo 1 legge 23 dicembre 2014 n. 190 ha sancito l'obbligo per i medici necroscopi di inviare online all'Inps il certificato di accertamento del decesso entro 48 ore dall'evento. Su queste basi l'Inps dopo la segnalazione del decesso provvede automaticamente ad individuare il soggetto nei propri archivi e ad effettuare le necessarie variazioni relative alla pensione".

Quindi il congiunto (figlio o coniuge) cointestatario del defunto, può incassare la pensione di quest’ultimo senza essere accusato del reato di “Indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato” previsto dall’articolo 316 ter del nostro Codice penale, fino a quando gli uffici comunali o il medico avranno trasmesso all’Inps notizia della morte.

Commette reato, invece, colui che nasconde il decesso del parente pensionato per continuare a percepire soldi. Ma quando il cittadino, comunica all’anagrafe la morte della persona cara ed il Comune non avverte l’Inps, ha il “diritto” di continuare a percepirne la pensione.

Fonti:

IlGiornale.it (20/05/2021)

LiberoQuotidiano.it (20/05/2021)

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