Risarcimento danni

OMISSIONE DI SOCCORSO

REATO DI FUGA E OMISSIONE DI SOCCORSO

Il nostro Codice Penale disciplina i reati connessi agli incidenti stradali in quanto considerati reati contro la persona e come tali sottoposti alle leggi che puniscono le lesioni personali e l’omicidio. La fuga e l’omissione di soccorso a seguito di incidente stradale sono considerati reati contro la persona e più precisamente reati contro la vita e l’incolumità dell’individuo. Essi sono disciplinati dall’art.189 d.lgs. n.285/1992 del Codice della Strada, che, nel dettare le norme comportamentali dell’automobilista in caso di sinistro causato dal proprio comportamento, fissa un “crescendo” di obblighi determinato dalle seguenti circostanze :

1. l’obbligo di fermarsi in ogni caso

2. l’obbligo, in presenza di persone ferite, di prestare loro soccorso

Infatti l’art. 189 punisce colui che fugge e non presta assistenza dopo un incidente stradale anche nel caso in cui non ci siano stati feriti.

DANNO NON PATRIMONIALE.

La Corte di Cassazione ha rilevato che “nella valutazione del danno non patrimoniale e nella sua liquidazione, il giudice di merito deve considerare tutte le conseguenze patite dal danneggiato, tanto nella sua sfera morale, ossia nel rapporto che il soggetto ha con sé stesso, quanto in quella dinamico-relazionale, che riguarda il rapporto del soggetto con la realtà esterna” (ex multis, Corte Cass., ordinanza 20.08.2018, n. 20795; Corte Cass., sez. III, 17.01.2018, n. 901). Recentemente ha riconosciuto il risarcimento del danno morale e del danno esistenziale accanto a quello del danno biologico affermando che “nella valutazione complessiva del danno alla persona, si dovrà riconoscere al soggetto danneggiato, oltre al danno biologico, un risarcimento comprensivo del pregiudizio patito sia sotto l’aspetto della sofferenza interiore (danno morale), che sotto quello dell’alte-razione della vita di relazione (danno esistenziale),senza che ciò determini alcuna duplicazione risarcitoria.” In questa sentenza n.2788 del 31/01/2019 la Corte ha inoltre deciso che, il valore standard del risarcimento previsto nelle tabelle di riferimento potrà aumentare per il danno morale ed esistenziale in caso di “conseguenze dannose del tutto anomale, eccezionali e affatto peculiari che abbiano inciso sulla componente dinamico-relazionale del soggetto leso”.

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Avv. Stefania Zarba Meli

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